La Distrofia Muscolare di Duchenne (DMD) è una grave malattia genetica che comporta una degenerazione progressiva dei muscoli, che colpisce circa 1 su 3.500 – 6.000 nati maschi. La DMD è causata da una mutazione del gene che codifica per la produzione della distrofina, e tale mutazione impedisce alla cellula di sintetizzare una forma di distrofina funzionante. Il ruolo della distrofina è cruciale per la funzionalità muscolare. L’assenza o un basso livello di distrofina nei pazienti con DMD provoca gravi danni alle cellule muscolari durante la normale attività di contrazione e allungamento, e le fibre danneggiate vengono infine sostituite da tessuto connettivo e adiposo, con una progressiva perdita di funzionalità muscolare.
La DMD è generalmente diagnosticata tra i 2 e i 5 anni di età, quando diventano evidenti alcuni sintomi, come un ritardo nello sviluppo motorio (difficoltà a camminare e a salire le scale e l’uso della manovra di Gower per sollevarsi da terra) e la pseudoipertrofia dei muscoli del polpaccio. La degenerazione muscolare conduce alla perdita della deambulazione a 8–14 anni, e progressivamente colpisce gli arti superiori, i muscoli del collo e altre aree. La morte avviene a 20–30 anni in seguito a complicazioni respiratorie e cardiache.
Bushby, K., R. Finkel, D. J. Birnkrant, L. E. Case, P. R. Clemens, L. Cripe, A. Kaul, K. Kinnett, C. McDonald, S. Pandya, J. Poysky, F. Shapiro, J. Tomezsko and C. Constantin (2010). "Diagnosis and management of Duchenne muscular dystrophy, part 1: diagnosis, and pharmacological and psychosocial management." The Lancet Neurology 9(1): 77-93. And "Diagnosis and management of Duchenne muscular dystrophy, part 2: implementation of multidisciplinary care." Lancet Neurol 9(2): 177-189.